"Barvalo" è il titolo della mostra che sarà possibile visitare al Mucem di Marsiglia fino al 4 settembre. Si tratta di un evento che celebra la cultura delle popolazioni rumene d'Europa.

Mucem - "Barvalo"

Il Museo delle Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo per la decima volta dedica alle popolazioni rumene europee una mostra speciale, composta dalle 62 opere permanenti di Marsiglia e da altre aggiuntive provenienti dal Louvre e dai musei etnografici di Parigi, Dresda, Ginevra e Grenoble, per arrivare a un totale di 200 produzioni, se si calcolano anche i vari documenti.

L'idea centrale del Mucem è quella di raccontare la storia di popoli molto diversi tra loro come rom, sinte, zingari, gitani, viaggiatori ma tutti accomunati dal nomadismo.

Già il titolo "Barvalo" rafforza il concetto. La parola romena significa "ricco e fiero", e vuole trattare il tema dell'antiziganismo, contro il quale continuano a lottare tutti coloro che da millenni vengono indicati come zingari. L'esposizione è accompagnata da quattro guide virtuali provenienti dai vari gruppi etnici, le quali raccontano la storia d'Europa intrecciandola con quella delle loro famiglie.

La mostra e le opere

L'Arte che viene esposta al Mucem di Marsiglia è usata per far scoprire ai visitatori il mondo culturale di questi popoli.

La mostra, infatti, si apre con una grandissima mappa che illustra geograficamente e storicamente la proliferazione delle etnie in questione nel continente europeo. Successivamente si possono distinguere le due parti principali in cui il progetto è stato suddiviso. La prima porta molto indietro nel tempo, al secondo millennio circa, e mette in evidenza le prime testimonianze dell'arrivo dei cosiddetti "Zingari" in Europa.

Da questo si passa al tema delle persecuzioni, numerose nel corso della storia, e degli stereotipi folkloristici. In parallelo l'osservatore viene immerso dalla cultura linguistica e dal modo in cui le espressioni hanno aiutati a rivendicare diritti sociali.

La seconda parte è più legata all'identità e all'appartenenza. Il visitatore è invitato a invertire lo sguardo e a mettere in dubbio le nozioni dell'immaginario comune.

La conclusione del percorso sono una serie di ritratti di personaggi celebri che dimostrano la ricchezza e l'orgoglio nella diversità culturale.

Tra stereotipi e ricerca della verità

Il Mucem con "Barvalo" fa riscoprire origini, tradizioni e dignità dei popoli nomadi europei. Le etnie Rom e Sinti provengono rispettivamente dall'India e dall'attuale Pakistan.

Dopo essere stati cacciati dalle loro terre hanno iniziato a riversarsi in Europa dalla Romania ai Balcani ma anche in Francia, Spagna e Italia. Ovunque sono stati seguiti da discriminazioni, espulsioni, pogrom, fino ad arrivare allo sterminio nazista. Importante è, infatti, il ricordo dell'olocausto degli Zingari, che nella storia ha sempre avuto poca risonanza.

L'inadeguatezza, l'impossibilità di installazione e integrazione e gli stereotipi che i nomadi hanno subito nei millenni sono un esempio vastissimo di razzismo.

L'esposizione attraverso dipinti, documenti, video, sculture, fotografie e testimonianze dirette mette in luce la loro storia, i loro costumi, le loro personalità rilevanti restituendo pubblicamente la bellezza di cui sono portatori.